Il Movimento Missionario Amici di Marsabit si pone i seguenti obiettivi:

A.      Primo annuncio del Vangelo a quelli che ancora non l’hanno ricevuto, o missione ad gentes.
B.      Promozione umana.


A. MISSIONE “AD GENTES”

Condividendo ciò che il Concilio Vaticano II e l’enciclica Redemptoris Missio hanno sottolineato circa la missione ad gentes per essere autentica Chiesa di Gesù Cristo e per essere autentici cristiani, il Movimento Missionario Amici di Marsabit si impegna:

  • nella formazione personale e di gruppo alla missionarietà;
    alla condivisione dello sviluppo progettuale con il nostro arcivescovo Mons. Domenico Caliandro e con i futuri vescovi pro-tempore della Diocesi di Brindisi-Ostuni;
  • alla condivisione dello sviluppo progettuale con il Vescovo della diocesi di Marsabit Mons. Peter Kihara e con i futuri vescovi pro-tempore della Diocesi di Marsabit;
  • alla partecipazione agli incontri diocesani promossi dal Centro Missionario Diocesano;
  • alla condivisione del percorso progettuale con il C.M.D. attraverso la presenza di uno o più membri del Movimento nell’equipe diocesana del C.M.D.;
  • alla promozione e sensibilizzazione delle comunità diocesane alla missione ad gentes attraverso incontri parrocchiali, nelle scuole,  con gruppi di laici allo scopo di aiutare la  Chiesa locale a crescere nella convinzione che la missione ad gentes non è un optional ma parte costitutiva dell’essere Chiesa;
  • a stimolare la nostra Chiesa locale a rileggere l’esperienza di Marsabit come espressione concreta di vivere e non solo di parlare della missione ad gentes;
  • alla cura del percorso formativo del gruppo di giovani e non che annualmente si reca a Marsabit per un’esperienza di conoscenza della realtà locale e di aiuto;
  • nel sostegno e promozione della vocazione missionaria di laici e sacerdoti attraverso l’esperienza dei Fidei donum;
  • a continuare a riproporre a giovani e meno giovani l’esperienza di Marsabit per:
    1. Rivedere la propria fede e identità cristiana.
    2. Prendere coscienza diretta di che cosa è la missione.
    3. Rivedere il proprio stile di vita dopo essersi confrontati con le situazioni concrete in cui vive tanta parte dell’umanità.
    4. Rientrando, aprire di più gli occhi per “vedere” chi ci è accanto e iniziare a “sporcarsi” le mani.

B. PROMOZIONE UMANA

Il primo Convegno ecclesiale della Chiesa italiana che colse le indicazioni del Concilio Vaticano II ebbe come titolo: Evangelizzazione e promozione umana, in cui laicato ed episcopato sono coinvolti in un protagonismo non solo organizzativo ma corresponsabile nell’annuncio, nella testimonianza di vita e nella promozione umana, intesa come promozione integrale dell’uomo, attraverso l’impegno attivo nella costruzione di una società che garantisca dignità ad ogni persona. L’ Ad gentes e le indicazioni del Magistero pongono il credente di fronte all’impegno della missione e del “farsi prossimo” nell’annuncio della Buona Notizia, lavorando per la promozione umana, per la giustizia, per la riconciliazione e per la pace. Il fine del Movimento Missionario Amici di Marsabit è dunque programmare interventi volti ad attuare azioni di sviluppo e di promozione della dignità della persona, che permettano di sollevare i più poveri, di costruire con loro percorsi di progresso che migliorino la qualità della vita e offrano prospettive per il futuro, di promuovere la giustizia sociale, senza la quale non ci potrà mai essere pace.

A questo saranno rivolti i microprogetti programmati di volta in volta con la diocesi di Marsabit e orientati a favorire sviluppo nei seguenti settori:

  • Sanità.
  • Istruzione, educazione, formazione professionale.
  • Realizzazione di opere per il miglioramento della qualità della vita.
  • Creazioni di opportunità lavorative.
  • Promozione della donna.